
Ieri Alma Libera, mia figlia, ha compiuto 5 anni.
Domenica con le sue amiche, amici e famigliari ha ed abbiamo festeggiato in un parco di Monza, con giochi d'acqua, dolci e regali a profusione.
Ieri, quando cadeva l'effettiva ricorrenza del compleanno, abbiamo deciso con mia moglie di tenerci liberi nel pomeriggio per dedicare il nostro tempo, un tempo pieno, ad Alma. Ci siamo recati tutti insieme in un parco acquatico.
Indipendentemente da quanto ricche fossero state le giornate trascorse, la sera, rientrati a casa, Alma chiedeva con convinzione pollo fritto con patatine, ovvero una cena di festeggiamento.
Riflettevo su quanto possa essere superfluo, se non addirittura controproducente, regalare felicità e/o momenti felicità, se prima non c'è stato un lavoro intenzionale per costruire la competenza di riconoscere la felicità quando accade.
In fondo per quanto grande possa essere, non c'è felicità se non la sai riconoscere.
Credo un training intensivo potrebbe servire a tutti. Ai nostri figli come a noi adulti.
Da persona orgogliosamente stramba, sospenderei per qualche anno il rituale dei regali natalizi propendendo per una sessione di consapevolezza per cogliere la felicità già presente nelle nostre vite.
In foto un disegno colorato da Alma questa mattina prima di andare all'asilo.
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