In sintesi, il testo propone una visione della crisi non come incidente da guarire, ma come ambiente umano da abitare; e della psicologia non come promessa di salvezza, ma come arte di navigazione interiore.
La "Bellezza Involontaria", concetto espresso da Marguerite Yourcenauer a proposito delle statue greche antiche, trova un sorprendente parallelo nel mondo delle relazioni umane. Come le sculture che acquistano fascino e significato dalle ferite del tempo, perdendo la loro perfezione originaria, anche i legami affettivi e amicali si trasformano attraverso le difficoltà e le imperfezioni.